Prezzo del gas in Italia alle stelle, scende quello della corrente

In Italia scende il prezzo dell' energia elettrica ma sale quello del gas. E' quanto riportato dalle analisi di Eurostat che ha preso a riferimento il periodo tra il secondo semestre 2009 e il secondo semestre 2010.
Nel periodo considerato, il prezzo dell'elettricità domestica è aumentato nella Ue a 27 del 5,1% e quello del gas del 7,7% mentre in Italia il prezzo della corrente è sceso del 3,9% mentre quello del gas è salito di ben il 47,3%, record in Ue. Gli aumenti più alti del costo dell'elettricità sono stati registrati a seqguire in Lituania (+31%), Cipro (23% e Grecia (17%), mentre quelli più bassi sono stati osservati in Olanda (-8%), Lussemburgo (-7%) e in Italia e Repubblica ceca (-4% ciascuno). Il prezzo medio dell'elettricità nella Ue-27 è stato di 17,1 euro. Quello più basso è stato registrato in Bulgaria (8,3 euro per 100 kWh), quello più alto in Danimarca (27,1 per 100kWh). In Italia, il prezzo è stato di 19,1%.

Esprimendosi in standard di potere d'acquisto, secondo Eurostat, il prezzo più basso dell'elettricità è stato registrato in Francia (11,3 Spa per 100kWh), mentre il più elevato in Ungheria (25,7). In Italia il rapporto si è collocato al 18,8. Per quanto riguarda il gas, gli aumenti più significato del prezzo si è registrato in Italia, con il 47%. Seguono la Slovenia (25%) e la Bulgaria (24%). La diminuzione più forte è stata osservata in Slovacchia e Gran Bretagna (-6% ciascuna) e in Irlanda (-4%). Esprimendosi in euro, i prezzi medi del gas sono stati più bassi in Romania (7,7 euro per gigajoule), mentre quello più elevato in Svezia (30,3). In Italia, il prezzo medio registrato nel secondo semestre del 2010 è di 21,9 euro, il terzo più elevato nella Ue-27. La media europea è stata di 15,9 euro per gigajoule. Tenendo conto del potere d'acquisto, il prezzo del gas è stato più basso in Lussemburgo (10,9 spa per gigajoule), mentre quello più elevato in Bulgaria (26,9). In Italia, 21,4 spa per gigajoule.

qui il link all'analisi di Eurostat

Condizionatore solare, quanto costa e come realizzarlo

Con l'arrivo dell' estate i consumi di energia elettrica aumentano tantissimo. Ogni grado in più corrisponde ad un incremento in percentuale di assorbimento. Tutto è "merito" dei condizionatori d'aria veri e propri divoratori di energia elettrica di cui sembra non si possa più fare a meno. Anche in questo caso però il sole ci viene incontro. Da una parte è il responsabile del calore che deve essere combattuto, dall' altra possiamo sfruttarlo per produrre energia elettrica proprio con i pannelli fotovoltaici.

Un condizionatore Inverter classe A da 9000 Btu consuma circa 850watt allo spunto e 300-400 a regime se non è particolarmente "stressato" ovvero se non c'è troppa differenza di temperatura tra esterno ed interno, se non ci sono eccessive fonti di calore presenti nella stanza da raffreddare oppure se l'ambiente è troppo grande (con 9000 btu non possiamo pretendere di avere freddo se la stanza misura più di 25mq).

Quindi per avere mettiamo 500 watt di produzione di picco - kwp (sono sempre di meno in media) abbiamo bisogno di circa 3 metri quadri di spazio per i pannelli solari (il costo di quelli in SILICIO POLICRISTALLINO, lievemente inferiore rispetto a quella del monocristallino, è di circa 1,5 euro per watt, moltiplicato per 500 fa 750 euro). A questo prezzo vanno aggiunti l'inverter da circa 500 euro (trasforma la corrente prodotta da continua in alternata per essere utilizzabile da qualsiasi apparecchio), la batteria per l'accumulo (non è obbligatoria, ma con le batterie possiamo utilizzare gli apparecchi anche quando è buio), 1 regolatore di carica 12A 100 euro. Batteria e regolatore di carica possiamo ometterli se utilizziamo all' istante l'energia prodotta.

Siamo quindi sui 1000-1200 euro, oppure possiamo utilizzare un kit fotovoltaico da 500 watt gia pronto per l'utilizzo.

Sicilia prima in Italia per l'eolico

La Regione che produce più energia eolica in Italia è la Sicilia con 1.449 Mw e 1.245 aerogeneratori, a seguire Puglia (1.291 Mw), Campania (915 Mw), Calabria (770 Mw), Sardegna (673 Mw), Molise (372 Mw), Basilicata (279 Mw) e Abruzzo (225 Mw).
La potenza totale di energia eolica installata in Italia è di 5.797 Mw di potenza complessiva installata e 8.374 GWh di energia elettrica prodotta dal vento, di cui 286,8 allacciati nel 2011. Siamto terzi in Europa dopo Germania e Spagna.
Quanto agli occupati, secondo i dati Anev (l'associazione nazionale che riunisce più di 2 mila tra produttori e operatori dell'energia dal vento, la regione che ne conta di più è la Puglia, con 6.290 addetti, di cui 1.625 diretti e 4.665 indiretti. Seguono Campania (4.349), Sicilia (3.795), Sardegna (2.398), Calabria (2.324), Basilicata (1.854), Molise (1.447) e Abruzzo (1.380). In totale, gli occupati nel settore eolico in Italia sono 28.131, di cui 8.205 diretti e 19.924 indiretti. Il potenziale di tutto il settore al 2020, sulla base degli impegni assunti dall'Italia in sede comunitaria, viene stimato dall'Anev in 16.200 Mw installati e 67.010 occupati.
«L'eolico - secondo il presidente dell'Anev, Simone Togni - è considerata la più matura tra le fonti di energie rinnovabili, tanto da coprire ormai, secondo i dati Terna del 2010, il fabbisogno di 11 milioni di italiani per le utenze domestiche. Ha un potenziale che, per il 2025, sfiora i 20mila megawatt». Secondo l'Ewea (European wind energy association) nel 2015 l'energia eolica permetterà di risparmiare 23,7 miliardi di euro di carburanti fossili: questo risparmio sarà di 15,1 miliardi per il consumo di carbone, 6,4 miliardi per il gas e 1,7 miliardi per il petrolio utilizzati per produrre elettricità. Nel giro di soli cinque anni, nel 2020 la spesa per i combustibili fossili continuerà a diminuire in modo drastico, si prevede un risparmio di 87 miliardi di euro.

La piu'grande centrale solare del Mondo in California

La più grande centrale con pannelli solari del mondo viene costruita in questi giorni in California per entrare in funzione nel 2013.L'impianto, che sorgerà nel Mojave Desert a sud est del paese, utilizzerà enormi pannelli per concentrare l'energia, per una capacità finale produttiva di più di mille mega watt su un suolo di 7mila ettari di terreno, ha fatto sapere il gruppo che realizzerà la centrale, Solar Trust of America. Abbastanza per soddisfare il fabbisogno energetico compreso tra 300mila e 750mila abitazioni dando lavoro a 1000 persone. «Diventeremo leader nel settore» ha detto il governatore della California Jerry Brown. Per finanziare il progetto il governo Usa ha fornito un prestito pari a 2,1 miliardi di dollari, mentre la centrale solare costerà circa 7 miliardi di dollari.

Ventilatore Solare, rinfrescare la casa a costo zero


Con l'arrivo della bella stagione si presenta il problema del caldo che spesso si fa opprimente. Siamo ormai abituati all' utilizzo dei condizionatori che consumano tantissimo e non sono per niente ecologici, mentre i cari e vecchi ventilatori fanno il loro dovere. Smuovono l'aria anche se non tolgono l'umidità, pero' la differenza si sente. Che ne dite allora di un ventilatore alimentato con l'enegia solare? Quello trovato in foto, scovato nella rete, è progettato per essere "infilato" nel tetto di casa. Grazie ad una serie di guarnizioni riesce a bloccare freddo, caldo e pioggia. Sarà difficile vederlo utilizzato in un attico, ma in qualche baita o casa di campagna si, installandolo sui solai. Altri ventilatori solari utilizzano dei piccoli pannelli che si possono mettere al sole sul terrazzo con il filo che collega l'apparecchio vero e proprio.

Installazione impianti 9REN

9Ren azienda italiana specializzata in installazione di impianti fotovoltaici ed eolici ha consegnato ieri altri due sistemi per un totale di produzione di 3MW. Lo rende noto la stessa ditta che ad oggi ha installato impianti per una potenza complessiva di 160,6 MW.
Questi ultimi due impianti a terra sono stati realizzati su strutture infisse a Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani, che sommano complessivamente oltre 12400 moduli installati da 230 e 235 Watt ciascuno la cui produzione annua totale si stima essere sufficiente al fabbisogno di energia elettrica di oltre 1500 famiglie. In entrambi gli impianti, si legge nella nota, sono state realizzate opere di integrazione ambientale con siepi perimetrali realizzate con pitosforo e doppio filare di ulivi, nel rispetto del paesaggio circostante. Questo risultato record si aggiunge agli altri 7 impianti chiavi in mano forniti in un anno da 9REN in Italia a clienti terzi per un totale di circa 10MW per il 2011.

Minieolico fai da te, produrre l'energia da soli con il vento

Produrre l'energia da soli con il vento è possibile grazie al minieolico. Si tratta dell' installazione di minipale da installare sul tetto della propria casa, capannone o sul balcone.
Con il recente no del referendum al nucleare potrebbe essere un'alternativa fai da te per la produzione di energia elettrica lì dove il vento soffi costante e con forza.Ma quanto costa un impianto mini-eolico capace di soddisfare il bisogno energetico di una famiglia-tipo?. «Con 30mila euro -spiega Simone Togni, presidente Associazione nazionale energia del vento - si ottiene un impianto di 10kw che consente di fornire l'energia elettrica a una famiglia tipo. Un costo iniziale che in 15 anni è ampiamente ripagato». Ancora minori, in proporzione, i costi per le aziende che decidono di adottare questa tecnologia. «Più cresce la dimensione di un impianto -aggiunge Togni- più diminuisce il costo per Kw. Per un impianto mini-eolico da 60kw, che basta per coprire le necessità nel corso dell'anno di un'azienda agricola o di un agriturismo, si arrivano spendere 125.000-130.000 euro. E le eccedenze di energia elettrica possono essere immesse in rete, godendo degli incentivi».

Energia Eolica, Italia terza in Europa per sfruttamento

L'Italia è terza in Europa dopo Germania e Spagna nello sfruttamento dell'energia eolica con 5.797 Mw di potenza complessiva installata e 8.374 GWh di energia elettrica prodotta dal vento. È quanto emerge dal rapporto sull'energia eolica per il global wind day, elaborato da Aper, l'Associazione produttori di energia da rinnovabili. Il 2010 ha visto l'attivazione di 63 nuovi impianti eolici per una potenza totale di 950 Mw, a conferma di un trend di sviluppo che, dal 2004, si è caratterizzato per l'installazione di circa 1.000 Mw ogni anno. Dal rapporto italiano sull'energia del vento emerge che grazie a un incremento del 27%, da fine 2010 a guidare la classifica italiana è la Sicilia, che accoglie 1.422 Mw di potenza eolica installata: circa un quarto dell'intera potenza italiana. Seguono la Puglia con 1.317 Mw (+ 12%), la Sardegna con 671 Mw e la Calabria con 597 Mw eolici raccolti nel corso dell'anno. Da segnalare anche la buona crescita (+23%) della Basilicata, mentre meno buona è la situazione della Campania, che nell'arco del 2010 ha visto entrare in esercizio solo 5 Mw.
Si mantengono stabili, rispetto al 2009, le Regioni settentrionali e centrali, quali Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Umbria, Veneto e Piemonte. Nel complesso, la significativa crescita dell'energia del vento trova consenso anche nella voce degli italiani, come rilevato dal sondaggio condotto dall'Ispo di Renato Mannheimer e promosso da Aper GrandEolico, il Gruppo di lavoro nato in seno ad Aper, con l'obiettivo di fare informazione divulgativa e tecnologica sull'energia prodotta dal vento. Dal sondaggio emerge che l'80% degli italiani si mostra favorevole all'opportunità di sviluppare l'energia del vento nel nostro Paese, e il 75% ritiene che l'eolico possa essere volano di innovazione per l'Italia. Tra chi abita nelle vicinanze di un impianto si ridimensionano leggermente le impressioni positive, che rimangono, comunque, condivise dalla maggioranza degli intervistati (il 75%, ad esempio, pensa siano moderni).

Energia dal Mare, in Italia grazie alle coste si possono produrre migliaia di Megawatt

L'energia ottenuta dal mare in un paese con 8mila km di coste come l'Italia se sfruttate a dovere equivarrebbe a sei centrali nucleari. Solo dal potenziale delle correnti marine dello Stretto di Messina si potrebbe produrre energia elettrica equivalente al fabbisogno di una città di due milioni di abitanti. Ma non solo. Con 1.000 chilometri di impianti che sfruttano un valore medio dell'altezza dell'onda del mare, costruiti su opere italiane già esistenti come porti, dighe foranee o dighe frangiflutti o anche costruiti al largo delle coste, si potrebbe ottenere la stessa potenza di produzione energetica di una centrale nucleare Epr da 1.600 Megawatt, la tipologia di impianto prevista nel piano nucleare italiano respinto dal Referendum. A portare alla ribalta questo grande potenziale energetico che si nasconde nella forza del mare sono stati i massimi esperti italiani del settore riuniti il 16 giugno 2011 a Roma, al worshop promosso dall'Enea sulle «Prospettive di sviluppo dell'energia dal mare per la produzione elettrica in Italia». Agli incontri organizzati nell'ambito dell'Accordo di Programma sulla Ricerca di Sistema Elettrico in vigore con il Ministero dello Sviluppo Economico, hanno preso parte scienziati come Vincenzo Artale, responsabile dell'Unità Tecnica Modellistica Ambientale dell'Enea, l'oceanografo dell'Enea Gianmaria Sannino, o Marco Marcelli, fondatore del Laboratory of Experimental Oceanology and Marine Ecology e docente all'Università della Tuscia. Italia ma non solo.

L'energia dal mare conta numeri importanti anche a livello mondiale: secondo le stime dell'Iea, l'International Energy Agency, il potenziale teorico di energia dal mare è compreso tra i 20.000 e i 90.000 TWh/anno. E già Regno Unito, Portogallo, Norvegia, Stati Uniti, Giappone e Canada investono significativamente in questo settore tecnologico dagli anni '70.

Nella produzione di energia elettrica il mare ha potenzialità enormi. Basti pensare alla corrente Levantina che scorre nel Mediterraneo e fuoriesce dallo Stretto di Gibilterra. Questa corrente sposta miliardi di tonnellate d'acqua trasportando con sè energia che si può sfruttare.

Al workshop Enea, inoltre, è stato presentato il progetto Enermar, il primo prototipo di una turbina marina ad asse verticale denominata Kobold, installata nello Stretto di Messina. Inoltre, grazie ad un brevetto italiano, in ulteriore via di sviluppo, di una diga a cassoni denominata Rewec3 (Reasonant Wave Energy Converter), è stato realizzato un dispositivo avanzato per lo sfruttamento dell'energia ondosa. E progetti più recenti vedono un nuovo sviluppo di questo brevetto.


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