Collettori solari ad aria calda per riscaldare la casa

Per riscaldare la casa sfruttando il sole possiamo utilizzare i collettori solari ad aria calda. Come funzionano? Il sole scalda l’aria e questo si sa. Questo tipo di collettore sfrutta lo stesso principio e alcuni elementi costruttivi del collettore o pannello solare termico ad acqua, ma con la differenza di sfruttare solo l’effetto serra, scaldando l’aria che verrà immessa direttamente all’interno della casa.

Questa caratteristica evita, come nel collettore ad acqua, la perdita di efficienza:pannello ad aria = il SOLE scalda l’ARIA che entra diretta in CASA; pannello ad acqua = il SOLE scalda il LIQUIDO e il LIQUIDO scalda l’ARIA della CASA.

La grande efficienza rende il collettore solare ad aria calda molto interessante per produrre o integrare il del riscaldamento della casa, anche se la sua diffusione è ancora limitata. Ciò è forse imputabile al fatto che per questo tipo di impianto non ci sono incentivi governativi e anche probabilmente perchè è molto facile da installare e non genere grandi profitti per gli installatori.

I collettori solari ad aria calda come detto sono tanto semplici quanto efficienti.I pannelli sono costituiti da una superficie vetrata esterna (meglio se micro prismatica) e da una interna scura assorbente, o trattata selettivamente, in grado di massimizzare l’assorbimento della radiazione solare.

Il sistema assorbe calore dal sole e lo cede al fluido termovettore, in questo caso aria anziché acqua, che circola nell’intercapedine tra vetro e assorbitore. Il flusso d’aria può anche passare in una serie di “trappole” che lo rallentano consentendo un maggiore assorbimento di calore.

A questo punto l’aria è pronta per essere immessa nella casa da riscaldare attraverso un semplice foro nella parete. Questi pannelli vanno comunque sempre orientati verso Sud con un’inclinazione che può variare, alle latitudini italiane, dai 55 fino ai 90 gradi (per aver maggiore rendimento in inverno quando il sole è basso sull’orizzonte). L’apporto effettivo di questi sistemi è ovviamente suscettibile di grandi variazioni in funzione del grado di isolamento dell’edificio da riscaldare.

Approssimando, potremmo indicare come plausibile un’integrazione del 30% circa di riscaldamento su 35 mq di abitazione con 2 mq di collettore ad aria. L’apporto è comunque significativo da ottobre ad aprile, dando il meglio di sé nelle stagioni intermedie, in cui si potrebbero ottenere anche apporti del 100% di energia solare.

Come funzionano i collettori solari ad aria calda:
questi sistemi in genere hanno una piccola ventola che ne forza e controlla l’immissione, la quale può essere attivata o manualmente, o da un piccolo modulo fotovoltaico, o da una centralina elettronica differenziale che ne gestisce il funzionamento. Un ulteriore incremento di efficienza può essere ottenuto utilizzando come ingresso l’aria calda prelevata direttamente dai locali invecedi quella fredda proveniente dall’esterno. Alcuni collettori sono muniti di una valvola di scarico condensa che permette al collettore di funzionare anche come deumidificatore d’ambiente – sempre molto utile nelle località marine.

Vantaggi e svantaggi dei collettori solari ad aria calda:
hanno un' efficienza altissima, tra l’85% ed il 90% e una grande semplicità di montaggio. Hanno però il limite di non poter accumulare calore (possibile ma complesso) e il fatto che non si utilizza in estate e che non produce acqua calda sanitaria. È però molto veloce nel riscaldamento e bastano pochi minuti di sole invernale affiché il sistema cominci a pompare calore in casa.Paragonato ad una serra climatica ha un costo di circa 5 volte inferiore a parità di calorie prodotte, e consente di evitare totalmente il rischio di surriscaldamento (che nel caso di serre mal progettate costituisce un serio problema nei nostri climi mediterranei).

Prezzi collettori solari ad aria calda:non ce ne sono molti in commercio, mediamente il prezzo è simile ai collettori ad acqua il cui costo varia dai 350 ai 700 euro a mq. Per installarli non si spende molto. In alternativa ai sistemi reperibili in commercio è possibile sbizzarrirsi nell’autocostruzione con bottiglie di plastica, scatole di metallo verniciate di nero, vecchi scaldabagni verniciati di nero, canne fumarie e, con rendimenti straordinari, lattine di alluminio.

Prezzi dei pannelli fotovoltaici nel 2011, cali in vista?

Complici i forti incentivi in Italia ed il largo interesse mostrato per le energie rinnovabili in Europa e nel resto del mondo i prezzi dei pannelli fotovoltaici negli ultimi anni non sono affatti calati, anzi. La grossa domanda ha alimentato spesso una corsa al rialzo che sarebbe dovuta terminare nel 2011 ma con il disastro della centrale nucleare in Giappone a Fukushima sembra sia essere ricominciata.

I prezzi quindi sono sempre gli stessi, almeno in Italia. Il range varia tra 1,5 euro e 2 per watt per pannelli fotovoltaici in silicio multi e mono cristallino asiatici (cinesi compresi) mentre se si acquistano marchè più blasonate come Sanyo e Sunpower si arriva anche a 2,5-3 euro. Se mettiamo in conto anche gli inverter, le staffe, il montaggio, i cavi, le pratiche di allaccio i prezzi di un impianto solare fotovoltaico costa, chiavi in mano, circa 5-6 mila euro per kilowatt. Un impianto classico da 3 kilowatt per un appartamento viene quindi 15 mila euro.

il taglio deciso dal Governo con il quarto conto energia ha raffreddato un po' le richieste e di conseguenza il mercato. Installare un impianto fotovoltaico ancora conviene ma la forbice si stringe sempre di più e gli incentivi andranno a calare di mese in mese nel 2011 e di semestre in semestre a partire dal 2012.

A questo punto si potrebbe ben pensare che una domanda minore generi un abbassamento generale dei prezzi dei pannelli fotovoltaici. L'entrata in scena poi di altri e nuovi competitor, soprattutto cinesi, potrebbe portare già entro il 2012 alla grid parity, ovvero alla parità di costo tra un kilowatt prodotto con i pannelli solari senza incentivi ed un kilowatt acquistato presso le compagnie di elettricità. Ciò potrebbe anche essere favorito da nuovi aumenti che le stesse compagnie possono applicare già dal primo gennaio 2012 quando termina l'imposizione di legge di un aumento non superiore al 10% delle tariffe biorarie. L'energia elettrica, così come sta accadendo per il gas, potrebbe tornare a salire di prezzo dopo diversi periodi di discesa (tra il secondo semestre 2009 e il secondo semestre 2010 il prezzo in Italia è calato del 3,9%- fonte Eurostat).

Come realizzare un impianto solare con 100 euro

I pannelli solari fotovoltaici costano, ma se il nostro intento è quello di realizzare un piccolo impianto solare per alimentare ad esempio il nostro computer portatile, notebook o pc possiamo anche spendere poco, poco più di 100 euro. Vediamo cosa serve:
-1 pannello solare fotovoltaico da 50watt a 12V, poli o monocristallino non fa differenza. Il prezzo di un prodotto cinese è di circa 90 euro.
-1 inverter serve a trasformare la corrente continua in alternata. Tutte le normali utenze elettriche sono a corrente alternata. Il prezzo di un modello efficace per 50 watt è di circa 20 euro.
-1 regolatore di carica per batteria, prezzo circa 15 euro: serve per fornire la giusta quantità di corrente elettrica alle batterie proteggendole da un eccesso di scarica o carica con lo scopo di prolungarne il più possibile il ciclo di vita.

Basta, questi tre componenti sono efficaci. La batteria che utilizziamo è quella dello stesso computer portatile che verrà ricaricata durante il funzionamento. Il pannello solare va collegato all'inverter e successivamente al regolatore di carica a cui sarà collegato il computer. Come visto il prezzo è leggermente superiore ai 100 euro, possiamo risparmiare qualcosa affidandoci a componenti usati, specialmente per quel che riguarda i pannelli solari.
Ricordiamo di orientare in maniera corretta il pannello solare verso il sole, cercando di muoverlo inseguendo sempre l'insolazione massima.

Nuova fabbrica di pannelli solari a Catania

E' stata inaugurata oggi a Catania una nuova fabbrica di pannelli solari, 3SUN, frutto della collaborazione tra Enel Green Power,Sharp e Stmicroelectronics, che hanno investito 70 milioni di euro ciascuno, oltre a 49 milioni di project finance e di incentivo pubblico. La fabbrica sarà capace di produrre pannelli fotovoltaici per 160 MW all'anno (pari a circa 53mila impianti per tetti fotovoltaici da 3 kw), che potrà essere incrementata nel corso dei prossimi anni a 480 MW l'anno.
Saranno attualmente impiegati 280 lavoratori, successivamente sono previste almeno altre 400 assunzioni. Soddisfatto l'amministratore delegato di Enel che sottolinea come l'Italia sia il secondo Paese in Europa per capacità installata nel settore del fotovoltaico. Al 30 giugno 2011 il nostro paese aveva già superato l'obiettivo nazionale del 2020 di 8GW. "Proseguendo con questo passo, possiamo stimare che arriveremo fino a 30 GW al 2020".

Incentivi pannelli solari fotovoltaici 2011-2012

Il quarto conto energia che regola gli incentivi alla produzione di energia elettrica dai pannelli fotovoltaici è stato licenziato con decreto ministeriale il 5 maggio 2011. Ci sono stati tagli progressivi agli incentivi che partono proprio da giugno 2011 fino ad arrivare al 2016.
Il Gse, gestore dei servizi energetici, retribuirà ogni kilowatt prodotto per impianti da 1 a 3 kw su edifici (compresi appartamenti e ville) secondo la seguente tabella e le seguenti scadenze (fa fede l'inizio della richiesta di allaccio per la data di inizio incentivo):

a partire dal primo giugno 2011:
0,387 euro per kw prodotto

a partire dal primo luglio 2011:0,379 euro per kw prodotto

a partire dal primo agosto 2011:0,368 euro per kw prodotto

a partire dal primo settembre 2011:0,361 per kw prodotto

a partire dal primo ottobre 2011:0,345 per kw prodotto

a partire dal primo novembre 2011:0,320 per kw prodotto

a partire dal primo dicembre 2011:0,298 per kw prodotto

a partire dal primo gennaio 2012 e per tutto il primo semestre 2012:0,274 per kw prodotto

a partire dal primo luglio 2012 e per tutto il secondo semestre 2012:0,252 per kw prodotto.

Incentivi produzione da pannelli fotovoltaici a partire dal 2013 e fino al 2016:
a decorrere dal primo semestre 2013 le tariffe assumono valore onnicomprensivo sull’energia immessa nel sistema elettrico. Sulla quota di energia autoconsumata è attribuita una tariffa specifi ca di 0,375 euro (tariffa omnicomprensiva) ridotta del 9% nel secondo trimestre 2013. Nel primo semestre 2014 si riduce del 13%, nel secondo semestre 2014 si riduce del 13%. Nel primo semestre 2015 si riduce del 15%, nel secondo semestre 2015 di un altro 15%. Nel 2016, primo semestre si riduce del 30% e nel secondo semestre di altrettanto 30%.

Qui il testo completo, d.m. 5 maggio 2011 ,dell'intera regolamentazione del quarto conto energia relativo agli incentivi 2011-2016.

Valvole termostatiche, come risparmiare con il riscaldamento centralizzato

Il riscaldamento centralizzato è una croce per moltissime persone specialmente per coloro che vivono in grandi condomini. Mettere d'accordo centinaia di persone sull' ora di accensione e spegnimento è sempre difficile e le spese per chi vive in casa soltanto la sera sono altissime.

E' uno spreco totale di energia se si pensa che la maggiorparte delle case sono riscaldate anche se non è presente nessuno negli appartamenti in quel momento
. Inoltre la temperatura non è mai come la vorremmo, con i piani bassi al caldo (anche eccessivo) e gli attici al freddo.

Come risparmiare con il riscaldamento centralizzato?
Si può passare alla termoregolazione con contabilizzazione del calore. In pratica si applicano delle valvole termostatiche a tutti i termosifoni di tutti i condomini. Le valvole "regolano" il calore di ogni calorifero. Hanno 5 scatti di posizione. 1 è freddo, 5 è molto caldo, fino a 28 gradi. Solitamente la posizione 3 mantiene 18 gradi di calore in casa, ovviamente tutto dipende da una serie di fattori come esposizione dell' appartamento ed isolamento.

Alcuni modelli di valvole termostatiche sono programmabili così chi torna a casa per esempio la sera tardi può far accendere i riscaldamenti ad un'ora stabilita risparmiando tantissimo.Bene. Ho chiuso tutti i miei riscaldamenti, ma come faccio a pagare di meno sul riscaldamento che è centralizzato e ripartito per millesimi.

Qui entra in gioco la "contabilizzazione del calore". Coloro che hanno in manutenzione l'impianto del condominio una o due volte all' anno verranno in casa per segnare il consumo effettivo tramite:
-contabilizzazione diretta: funziona tramite contatore che viene installato all'ingresso di ogni singolo appartamento
-contabilizzazione indiretta: prevede l'uso di ripartitori di calore o di altri dispositivi come i totalizzatori conformi alle norme tecniche applicati su ogni termosifoni e collegati ad una centralina esterna.

Risparmiare sull' impianto centralizzato quindi si può, si possono abbattere i prezzi della bolletta anche del 70%. Ovviamente le valvole termostatiche possono essere utilizzate anche negli impianti di riscaldamento autonomo, ad esempio in singoli termosifoni in stanze che magari utilizziamo solo la notte o che utilizziamo raramente.

Prezzi dei pannelli solari, vale la pena investire?

I prezzi dei pannelli solari negli ultimi 3 anni sono cresciuti. Dovevano calare, ma probabilmente c'è stata un po' di speculazione, specie in Italia dove si è potuto contare sugli incentivi del conto energia che hanno generato una vera e propria corsa agli acquisti.

Dopo i recenti tagli agli incentivi sulle energie rinnovabili del Governo di primavera del 2011, il famoso quarto conto energia il mercato si è stabilizzato almeno sul fronte dei prezzi di acquisto.

Gli incentivi sono più bassi ma ci sono ancora per fortuna, questa è una buona notizia. Per chi fa entrare in attività i propri pannelli solari fotovoltaici entro settembre 2011 i prezzi per chilowatt prodotto per un impianto con potenza compresa tra tra 1 e 3 kw sono di 0,361 euro per impianti sugli edifici (case) e di 0,316 euro sugli altri impianti.

Da dicembre 2011 diventano 0,298 euro per kilowatt prodotto in impianti sugli edifici e 0,261 altri impianti. Per finire da gennaio 2012 in poi la remunerazione si abbassa ancora di più: 0,274 euro per impianti sugli edifici e 0,240 su altri impianti.

Prezzi dei pannelli solari per gli utilizzatori finali:un impianto completo, compreso di installazione, documenti effettuati al Gse per l'allaccio, con staffe, inverter, cavi elettrici e tutto quello che serve per farlo entrare in funzione costa attualmente circa tra i 5 ed i 6 mila euro per kilowatt.

Mentre il prezzo dei soli moduli dei pannelli solari è di circa 1,5-1,8 euro per watt per quelli a silicio multicristallino (qualcosa in più si spende per quelli monocristallini).La tecnologia va avanti e gli annunci si susseguono su novità e prospettive. Senza gli incentivi del conto energia italiano varrebbe la pena installare un impianto fotovoltaico quando i prezzi dei pannelli solari arriveranno a 2-3 mila euro per kilowatt, anche in quel caso ci vorrebbero 7-8 anni per avere il ritorno dell' investimento calcolando un consumo di circa 3mila watt l'anno e ai prezzi attuali della corrente elettrica.

In Usa, patria indiscussa al momento del solare fotovoltaico, molti scommettono sul fatto che entro il 2015 i prezzi dei pannelli solari arriveranno a 1000 dollari per kilowatt. Staremo a vedere, intanto si è affacciata sul business anche la Cina, che propone i suoi moduli solari ad un prezzo già più basso del 20%. La qualità al momento è inferiore ai modelli tedeschi, italiani o statunitensi, ma nel futuro potrebbero pareggiare il conto.