I prezzi dei Pannelli Fotovoltaici nel 2013, le previsioni

Il mercato delle energie rinnovabili legato al fotovoltaico continua a crescere. Non siamo ai fasti e ai ritmi degli anni passati ma abbiamo iniziato a marciare ad un ritmo lento ma costante. Le cause ovviamente sono da imputare ai tagli agli incentivi previsti dal quinto conto energia disciplinato dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012. Molto dipende da lì e nel 2013 probabilmente si sarà ancora una nuova scure visto che il decreto come riportato, "cessa di avere validità al raggiungimento di 6,7 miliardi di euro di incentivi". A fine 2012 abbiamo quasi raggiunto questa soglia, quindi per poter proseguire sulla strada degli incentivi ci sarà bisogno di una nuova versione del CONTO ENERGIA, il sesto.

I prezzi dei pannelli fotovoltaici, le previsioni.
Uno studio dell'Epia, European Photovoltaic Industry Association, ovvero l'associazione dei produttori europei di moduli ha focalizzato l'attenzione sui costi futuri. Come si vede dal grafico riportato in foto, per il 2013 il prezzo medio dei moduli, compreso il sistema di montaggio, inverter ed installazione è fissato secondo l'associazione a 2,19 euro per watt per impianti su tetto con potenza compresa tra 1 e 3 kwp. A 1,89 euro per potenze fino a 100kwp e a 1,8 euro per potenze fino a 500 kw. Significa che un sistema da 3 kwp ci costerà circa 6600 euro. Calcolate che nel 2000 si spendevano 20mila euro.

Proseguendo negli anni si arriverà tra 10 anni, nel 2022 a spendere 1,78 euro per watt, circa 5300 euro per un impianto da 3 kwp.

Lo studio dell' Epia continua sottolineando come in Italia nel 2012 il 5% della domanda di energia elettrica sia coperta dal fotovoltaico, il 10% in Germania, e nella regione dell' Extremadura in Spagna, addirittura il 18%.

Andamento del Mercato Fotovoltaico in Europa

Continua la crescita del mercato del fotovoltaico. Secondo un rapporto del Joint Research Centre della Commissione Europea nonostante i pesanti tagli ai sussidi in nazioni come Italia, Spagna e altri paesi, i due terzi della nuova energia prodotta da pannelli solari installati nel mondo nel 2011 proviene dall'Europa. Lo scorso anno, si legge nel rapporto, 46,1 Gigawatt di energia solare sono stati installati nel vecchio continente, il 56% dei quali da fotovoltaico, con ormai il 2% dei bisogni di elettricità soddisfatti dal sole. Nella classifica della potenza installata l'Italia è seconda solo alla Germania, e nel nostro paese sono stati installati nel 2011 5,9 Gigawatt, portando la capacità totale installata a 12,8 alla fine del 2011, mentre alla fine di agosto 2012 le stime parlano di una capacità totale molto vicina ai 15 Gigawatt. 

L'Italia si piazza al quarto posto nel mondo per investimenti nel settore delle energie solari, con 21 miliardi di euro nel 2011, dietro a Usa, Cina e Germania: «Il 2% dei bisogni soddisfatti dal solare possono sembrare poco, ma corrispondono al fabbisogno dell'Australia - sottolinea il rapporto - inoltre non sono equamente distribuiti sul territorio. In due giorni particolarmente soleggiati di maggio la Germania è riuscita a produrre con il solare metà dell'energia richiesta, mentre dall'altra parte la Gran Bretagna è ferma a un modesto 1%». Il rapporto ha stimato che se i 1415 miliardi di dollari spesi per sussidi ai combustibili fossili tra il 2007 e il 2010 fossero stati usati per il fotovoltaico, ci sarebbero stati 340 Gigawatt in più, mentre la stessa cifra spesa oggi consentirebbe di installarne il doppio, per effetto del crollo dei prezzi dei pannelli.

Mercato Eolico in crescita in Italia ed in Europa

E' un mercato in crescita quello dell'energia elettrica prodotta con l'eolico. Nei prossimi anni l'incremento previsto è del 52%, passerà dagli oltre 96 GW totali del 2011 a oltre 146 GW nel 2015, con investimenti stimabili in almeno 68 miliardi di euro. Ed anche l'Italia registrerà un ulteriore boom dell'eolico. Il nostro Paese però in questa corsa sconta il rischio di infiltrazioni criminali nel settore dell'energia dal vento. Lo scenario arriva dal Cnel che oggi ha diffuso un Rapporto su dati Anev relativi al 2011. Il settore eolico in Italia, rileva il Cnel, coinvolge complessivamente 374 comuni per una produzione di circa 9 TWh su un totale di 487 impianti, con una potenzialità produttiva di 6,2 GW, che offre impiego ad oltre 28.000 addetti. Numeri già significativi ma, sottolinea il Cnel, le potenzialità di crescita e di sviluppo del settore sono ancora più rilevanti. Secondo studi Anev, infatti, l'Italia può raggiungere 16,2 GW installati entro il 2020. Gli impianti destinati a produrre energia dal vento si concentrano principalmente nelle regioni meridionali (98% della potenza italiana e 84% del parco impianti). La Regione con la maggiore potenza installata è la Sicilia (1.436 Mw), seguono Puglia e Campania. «Non vi è relazione diretta e ineludibile tra Meridione, criminalità organizzata e produzione energetica rinnovabile ma -sottolinea il Cnel- si deve senza dubbio riflettere su questo pressante rischio, soprattutto alla luce del 'controllo ambientalè esercitato dalla criminalità organizzata, già fortemente strutturata in molti settori, tra cui, ad esempio, i lavori edili, la gestione dei rifiuti, le attività commerciali». «Prevenire, innanzitutto, e contrastare con efficacia i tentativi d'infiltrazione criminale e, più in generale, i fenomeni d'illegalità è -sottolinea il Rapporto- una delle sfide più importanti da affrontare e vincere per garantire il corretto sviluppo di un settore strategico per il nostro Paese».
Per il riscaldamento di piscine e vasche idromassaggio esterne si possono utilizzare i pannelli solari termici. Si tratta di un sistema che permette di avere acqua calda da immettere nelle piscine senza l'utilizzo del gas metano e della caldaia, si fa uso della più grande fonte di energia pulita, il sole.

Un impianto con pannelli solari termici si vede ormai in quasi tutti gli stabilimenti balneari. Si tratta di modelli "piani" che , a differenza di quelli sottovuoto, costano molto poco e vanno bene per la stagione estiva, garantendo il raggiungimento di una temperatura di 70-80 gradi in piena insolazione. 

Come funzionano?
un tubo di rame al cui interno scorre acqua fredda viene installato a serpentina all' interno di una "teca" di vetro nera. L'effetto serra dell' insolazione scalda l'acqua che viene successivamente miscelata a quella fredda. Un principio molto semplice. I pannelli solari termici sottovuoto sono un pochino più complessi, ogni tubo contiene al suo interno un altro tubo che è sottovuoto. Ciò serve ad eliminare le perdite di calore conduttivo e convettivo per sfruttare al massimo l’energia solare. Questo metodo rende utilizzabili questi pannelli per la produzione di acqua calda anche d'inverno, quando c'è poco sole.

Per quanto riguarda i sistemi di riscaldamento per piscine esterne è importante progettare il giusto dimensionamento dei pannelli solari. Di quanti metri quadri abbiamo bisogno? Dipende dalla grandezza della piscina, diciamo che abbiamo bisogno di una superficie pari alla metà di quella della piscina se sono esterne, del 30% per quelle interne.
I sistemi idromassaggio da esterno hanno spesso un sistema di riscaldamento dell' acqua con serpentina, ma è molto dispendioso di energia elettrica.

Per riscaldare la piscina economicamente ci sono soluzioni che vanno dalle coperte per la notte ai "solar ring" anelli neri gonfiabili che assorbono i raggi del sole e passano il calore all' acqua.

Smaltimento Eternit, ditte e prezzi

L'amianto, nella sua applicazione più utilizzata quella in fibro-cemento chiamata Eternit, è stato largamente utilizzato in edilizia a partire dagli anni 70. Quando si è scoperta la sua pericolosità è stata redatta una legge, la numero 257 del 1992, che ne ha vietato l'uso. Da allora ditte di smaltimento Eternit si occupano della rimozione e della bonifica. C'è da dire che l'eternit se non danneggiato, scheggiato, che non lascia passare le fibre in amianto, di per se non è pericoloso. La rimozione riguarda soprattutto pergolati, tettoie, pavimenti in linoleum con vinil amianto, tubi, vasche contenenti acqua ecc.

Coloro che rimuovono prodotti di edilizia in eternit o amianto possono godere delle detrazioni del 36% dilazionate in 10 anni, detrazioni del 55% sono previste se insieme alla rimozione sono previsti interventi per migliorare l’efficienza energetica, ad esempio l'installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda.

Interessanti anche gli incentivi per coloro che intendono rimuovere tetti in eternit o amianto ed installare un impianto con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Agli incentivi del conto energia vengono sommati 5 centesimi di euro/kWh per gli impianti installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto (articolo 14 "Premi per speci fiche tipologie e applicazioni di impianti fotovoltaici" comma c decreto min. 5 maggio 2011).

Smaltimento eternit aliquota iva: coloro che richiedono lavori per la rimozione eternit possono godere dell' Iva al 10% previsto per i rifiuti pericolosi (Decreto legge 8-11-97 n. 389, cosiddetto decreto Ronchi bis, e dalla Legge numero 426 del 9 dicembre 1998).

Prezzi smaltimento Eternit: la rimozione, effettuate da ditte specializzate, ha un costo che oscilla tra i 6 ed i 10 euro al metro quadro. Molte aziende indicano i prezzi al kg; in questo caso dipende da cosa si va a rimuovere, in media un mq di eternit pesa circa 12-15 kq per un costo di 30 centesimi circa di euro al chilo. Ovviamente a ciò si devono aggiungere i costi di un'eventuale piattaforma o gru per raggiungere posti particolarmente impervi. Sconti vengono effettuati per la rimozione di grosso quantitativi di amianto.

Pannelli fotovoltaici su pergole e tettoie garage

Molto spesso abbiamo a disposizione pergole, frangisole, tettoie e pensiline, spazio vuoto a disposizione da riempire con pannelli fotovoltaici. Pensiamo ad esempio al tetto di un riparo auto, in questi casi a come è considerato un eventuale impianto solare che andremo ad installare? A che incentivi abbiamo diritto a partire dal 2012.

Il decreto ministeriale pubblicato in G.U del 12 maggio 2011 all' articolo 14 è abbastanza chiaro in tal senso :"gli impianti i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline hanno diritto a una tariffa pari alla media aritmetica fra la tariffa spettante per impianti fotovoltaici realizzati su edifici e la tariffa spettante per altri impianti fotovoltaici».

Pannelli fotovoltaici installati come frangisole: I moduli sono collegati alla facciata al fine di produrre ombreggiamento e schermatura di superfici trasparenti.
Per ottenere la tariffa sulle suddette installazioni bisogna fare la media aritmetica tra:
-0,274 euro per kw (tariffa incentivante per pannelli su edifici) e 0,24 euro per kw (tariffa incentivante per altri impianti fotovoltaici). Se entra in funzione entro il primo semestre 2012 con potenze comprese tra 1 e 3kwp.

-0,252 euro per kw (tariffa incentivante per pannelli su edifici) e 0,221 euro per kw (tariffa incentivante per altri impianti fotovoltaici). Se entra in funzione entro il secondo semestre 2012 con potenze comprese tra 1 e 3kwp.

Dal 2013 gli incentivi cambieranno abbassandosi in maniera progressiva ogni 6 mesi fino al 31 dicembre 2016, termine ultimo del conto energia. Anziché una tariffa premio riconosciuta su tutta l'energia prodotta si riceverà una tariffa premio sulla quota autoconsumata dell'energia prodotta, e una tariffa "onnicomprensiva" sulla quota immessa in rete dell'energia prodotta secondo questa tabella:

Pannelli fotovoltaici Integrati architettonicamente, quali incentivi

L'integrazione architettonica dei pannelli fotovoltaici in alcuni casi è una via obbligata se si decide per l'installazione di un impianto solare. Molti comuni infatti hanno vincoli paesaggistici moltostretti e non rilasciano la concessione se si tratta di "centro storico". In questo caso l'unica soluzione possibile è quella dell' integrazione architettonica, ma cosa intende il Gse, gestore dei servizi energetici quando parliamo in tal senso? Una guida è stata redatta, è scaricabile a questo indirizzo.

"L’integrazione architettonica del fotovoltaico è tale se la rimozione dei moduli
fotovoltaici compromette la funzionalità dell’involucro edilizio, rendendo la
costruzione non idonea all’uso", quindi se togliamo i pannelli che abbiamo installato su tetto e quel tetto non è più utilizzabile perchè rimane un "vuoto" dove, ad esempio, può filtrare acqua, siamo nell' ambito dell' integrazione. Pensiamo ad esempio alle tegole fotovoltaiche che vanno a sostituire i coppi di un tetto. Oppure, come riporta ancora la guida del Gse, ai "moduli fotovoltaici trasparenti (a film sottile) per facciate, finestre e coperture (opportunamente realizzati e installati per consentire il passaggio della luce all’interno dell’involucro edilizio".

Altri pannelli fotovoltaici che sono integrati architettonicamente:
quelli flessibili per coperture che sostituiscono il tradizionale materiale di rivestimento del tetto dell' edificio, diventando parte integrante della copertura.
Dal punto di vista funzionale i moduli fotovoltaici flessibili devono garantire:
- la tenuta all’acqua e la conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia;
- una tenuta meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio sostituito;
- una resistenza termica tale da non compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio.

O ancora:
I pannelli fotovoltaici trasparenti posti sui vetri delle finestre che, contenuti
tra due lastre trasparenti, lasciano filtrare la luce; oppure realizzati con la tecnologia del film sottile, con la pellicola fotovoltaica opportunamente trattata per permettere la trasparenza
richiesta.

E poi:
i pannelli fotovoltaici usati per il rivestimento esterno della facciata di un edificio, che diventano parte integrante della stessa. Dal punto di vista funzionale la superficie fotovoltaica deve garantire:
- la tenuta all’acqua e la conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia;
- una tenuta meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio sostituito;
- una resistenza termica tale da non compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio.

Gli incentivi per i pannelli integrati architettonicamente sono molto allettanti perchè parecchio alti:
-impianto che entra in funzione entro il primo semestre 2012 con potenza compresa tra 1 e 20 kwp : 0,418 euro per kw prodotto.
impianto che entra in funzione entro il secondo semestre 2012 con potenza compresa tra 1 e 20 kwp : 0,41 euro per kw prodotto.

Dal 2013 le tariffe hanno valore onnicomprensivo sull’energia immessa nel sistema elettrico. Sulla quota di energia autoconsumata è attribuita una tariffa speci fica: 0,398 euro (tariffa autoconsumo) e di 0,543 euro (tariffa omnicomprensiva). Nel corso dei vari semestri del 2013 e 2014 le tariffe scendono nell’ ordine del 3-4% ogni 6 mesi.

Incentivi Fotovoltaico in Francia, Spagna, Germania e Inghilterra

Gli incentivi al fotovoltaico non sono previsti solo in Italia, ma anche in altre nazioni europee. In alcuni casi la remunerazione per kw prodotto è anche superiore rispetto alla nostra, inoltre ci sono delle detrazioni fiscali non previste da noi. Vediamo da vicino la situazione in Francia, Spagna, Germania ed Inghilterra.

Francia:
Tariffe ridefinite a seconda dell'edifìcio cui installate o se afferenti impianti a terra. Per impianti fino a 9kwp su edificio avremo una remunerazione nel 2012 di 0,3880 euro per kwp (33,95 da 9 a 36kwp di potenza) ed in più una detrazione d'imposta dell' 11% sulle spese per l'installazione. Più bassi gli incentivi per impianti con potenza superiore divisi in scaglioni.
Le tariffe sopra esposte sono valide fino al 31 marzo 2012, secondo la nuova normativa saranno riviste trimestralmente in funzione del numero ed entità dei progetti presentati nel trimestre precedente. Ulteriori informazioni: http://www.photovoltaique.info/Aujourd-hui-arrete-du-4-mars-2011

GERMANIA:
Renewables Energy Sources Act (EEG): Sulle seguenti tariffe dal primo gennaio 2012 c'è un taglio del 15%. Per un impianto fotovoltaico su tetto fino a 30 kW quindi 24,43 c€/kWh; per un impianto fotovoltaico sempre su tetto fino a 100 kW, 23,23 centesimi di euro per kWh; per installazioni fino a 1 MW. 21,98 c€/kWh; per quelli invece superiori a questa potenza, l'incentivo sarà di 18.33 c€/kWh. Le installazioni fotovoltaiche a terra si parte da 17,94 c€/kWh fino ai 18,76 c€/kWh. Per informazioni: http://www.bmu.de/english/renewable_energy/doc/6465.php

INGHILTERRA:
tagli sono previsti a partire da agosto 2012 solo per impianti che superano i 50 kwp. Per un impianto fotovoltaico fino a 4 kW la remunerazione è di 0,52 €/kWh; a partire da 4kW fino a 10 kW sarà di 0,45 €/kWh; da 10 kW fino a 50 kW sarà di 0,40 €/kWh;
per un impianto da 50 kW fino a 100 kW sarà di 0,40 €/kWfi se reg. prima del 1 agosto 2012,
di 0,23 6/kWh dopo il primo agosto 2012;
da 100 kW fino a 150 kW sarà di 0.37 €/kWh se reg. prima del 1 agosto 2012, di 0,23 €/kWh dopo il 1 ' agosto 2012: per un impianto da 150 kW fino a 250 kW sarà di 0.37 €/kWh se reg. prima del 1° agosto 2012. di 0.18 €/kWh dopo il 1 ' agosto 2012; per un impianto superiore a 250 kW.

SPAGNA:
dal 27 gennaio 2012 sono stati sospesi tutti gli incentivi che prima venivano corrisposti per 25 anni 0,44 euro per kw su impianti fino a 100 kwp.
sarà di 0,37 €/kWh se reg. prima del 1 ' agosto 2012, di 0,10 €/kWh dopo il 1* agosto 2012;

Microeolico, piccoli impianti per il tetto di casa

Non esistono solo i pannelli fotovoltaici come fonti di energia alternativa, ma anche il microeolico ed il minieolico. Che cosa si intende? Definiamo un impianto microeolico se l'area spazzata dalle pale è inferiore a 2mq, mentre viene chiamato minieolico se è compresa tra 2 e 200mq.

Cerchiamo di capirne di più:
un qualsiasi dispositivo di energia da fonte rinnovabile funziona solo quando la fonte c'è (sole per il fotovoltaico, vento per l'eolico). L'autonomia si può ottenere o accumulando l'energia prodotta e utilizzandola all'occorrenza (si usano le batterie), o in senso più ampio utilizzando la rete come "grande serbatoio" dove attingere quando c'è bisogno di energia e dove immettere energia quando il nostro impianto ne produce più di quella che istantaneamente assorbiamo come singola utenza.

Quanto può produrre un impianto mini o microeolico?
Non è facile indicarla a priori senza sapere dove verrà installato e quali sono le condizioni di vento del luogo di installazione. Si può ovviare a questa incertezza misurando con un rilievo anemometrico la ventosità; a volte, quando si ha la percezione che il luogo sia idoneo, è consigliabile un piccolo aerogeneratore, considerando anche il costo contenuto di un piccolo impianto.

Con quali altre fonti può essere integrata il minieolico?
Ovviamente con tutte. L'integrazione è un grosso vantaggio perchè ad esempio in una giornata di sole con poco vento avremo energia da un impianto fotovoltaico, in una giornata di temporale il vento potrà contribuire alla produzione di energia tramite il generatore minieolico.

Come dove applicare le pale o turbine:
sulle abitazioni è consigliabile installare solo al di sotto di certe dimensioni e quindi di potenze. Le turbine, in genere, non sono molto rumorose ma il fastidio che possono recare è legato alla vibrazione che il palo, rigido, trasmette e amplifica sulla struttura in cemento armato dell'edificio. Inoltre le aree urbane presentano spesso situazioni di vento turbolento e di modesta entità per la diffusa presenza di ostacoli.

Prezzi del minieolico:
per dimensionare un impianto dobbiamo avere diversi elementi di valutazione: il consumo di energia dell'utenza, la sua disponibilità in termini di "Vento" del sito oggetto dell'installazione. Infatti, un generatore minieolico varia molto la sua resa energetica in funzione del sito dove verrà Installato. Il costo di un Impianto varia, inoltre, anche per le diverse caratteristiche che possiamo avere: altezza della torre, accessibilità del sito, facilità di evacuazione e trasporto dell'energia, ecc. Ad esempio un impianto tutto compreso da 1kw costa circa 2-3mila euro.

Certificati Bianchi, approvate nuove proposte da parte dell' Autorità per l'Energia

L'Autorità per l'Energia ha approvato 47 nuove proposte per la promozione dell'efficienza energetica nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi o TEE. Gli interventi, per circa il 95% concentrati nel settore industriale, permetteranno una riduzione di consumi stimata di oltre 800mila tonnellate equivalenti di petrolio nei prossimi 5 anni. Le nuove proposte approvate favoriscono la diffusione di tecnologie strutturali in grado di generare risparmi energetici ed economici a favore dei consumatori e del Paese per molti anni, come previsto dalle nuove linee guida recentemente introdotte dall'Autorità in tema di efficienza enegetica. La maggior parte degli interventi riguarda l'ottimizzazione degli impianti (valore medio pari a 5,3 ktep/anno) e l'introduzione di componenti più efficienti, con un valore di risparmio medio pari a 3,6 ktep/anno.
Secondo le stime fornite dall'Autorità per l'Energia, i 47 progetti consentiranno risparmi medi annui pari a circa 160.000 tep, di cui circa 55mila tep/anno per risparmi di energia elettrica, quasi 43.500 tep/anno per risparmi di gas naturale e quasi 72.500 tep/anno per risparmi di altre forme di energia per usi diversi dall'autotrazione. Oltre il 70% di questi risparmi verrà conseguito grazie agli interventi proposti dalle società di servizi energetici (Esco, oltre il 20% dai soggetti con obbligo di nomina dell'energy manager e circa il 5% direttamente dai distributori di gas o energia elettrica.

Agevolazioni Fiscali energie rinnovabili 2012

Anche per il 2012 sono state rinnovate le agevolazioni fiscali per le energie rinnovabili atte al risparmio energetico. Questo sarà l'ultimo anno per godere delle detrazioni al 55%, dal 2013 infatti saranno ridotte al 36%, mentre quelle per le ristrutturazioni non avranno più scadenza (36 percento fisso). L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato oggi una nuova guida per meglio comprendere di cosa si tratti, per far capire a chi spettano e per spiegare la procedura di richiesta.
Per il 2012 alcune procedure sono state riviste, introdotte delle novità con la legge Legge num. 214/2011; ad esempio, è stato previsto l'obbligo di inviare una comunicazione all'Agenzia delle Entrate quando i lavori proseguono oltre un periodo d'imposta, è stato poi modificato il numero di rate annuali in cui deve essere ripartita la detrazione ed è stata sostituita la tabella dei valori limite della trasmittanza termica.

Per sapere cosa fare quando si decide di fare dei lavori di riqualificazione energetica, installare pannelli solari, fotovoltaici o sostituire impianti di climatizzazione, e imparare a calcolare le detrazioni e a richiedere e conservare la certificazione necessaria, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una pratica guida aggiornata, consultabile a questo indirizzo.

Le detrazioni del 55% sono state confermate per tutto il 2012, scadranno come detto il 31 dicembre 2012, ora valgono anche per le spese sostenute per interventi di sostituzione di scaldacqua/scaldabagni tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
A partire dal 2013 le agevolazioni sul risparmio energetico al 55% saranno sostituite con la detrazione fiscale del 36% prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie che, da quest'anno non ha più scadenza. Grazie infatti all'introduzione nel Testo unico delle imposte sui redditi dell'articolo 16-bis, l'agevolazione è stata resa strutturale e definitiva. Le detrazioni riguardano le spese sostenute per la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell'edificio (finestre, infissi, pavimenti...), l'installazione di pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, e variano in funzione del tipo di intervento.

Possono usufruirne le persone fisiche (condomini, inquilini, proprietari, ma anche esercenti arti e professioni), i contribuenti che conseguono reddito d'impresa, le associazioni tra professionisti e gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale. Per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti il valore massimo della detrazione è di 100.000 euro, per quelli sugli involucri degli edifici è di 60.000 euro, stessa cifra fissata per l'installazione di pannelli solari, mentre per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale il valore massimo della detrazione è di 30.000 euro.