Pannelli fotovoltaici Integrati architettonicamente, quali incentivi

L'integrazione architettonica dei pannelli fotovoltaici in alcuni casi è una via obbligata se si decide per l'installazione di un impianto solare. Molti comuni infatti hanno vincoli paesaggistici moltostretti e non rilasciano la concessione se si tratta di "centro storico". In questo caso l'unica soluzione possibile è quella dell' integrazione architettonica, ma cosa intende il Gse, gestore dei servizi energetici quando parliamo in tal senso? Una guida è stata redatta, è scaricabile a questo indirizzo.

"L’integrazione architettonica del fotovoltaico è tale se la rimozione dei moduli
fotovoltaici compromette la funzionalità dell’involucro edilizio, rendendo la
costruzione non idonea all’uso", quindi se togliamo i pannelli che abbiamo installato su tetto e quel tetto non è più utilizzabile perchè rimane un "vuoto" dove, ad esempio, può filtrare acqua, siamo nell' ambito dell' integrazione. Pensiamo ad esempio alle tegole fotovoltaiche che vanno a sostituire i coppi di un tetto. Oppure, come riporta ancora la guida del Gse, ai "moduli fotovoltaici trasparenti (a film sottile) per facciate, finestre e coperture (opportunamente realizzati e installati per consentire il passaggio della luce all’interno dell’involucro edilizio".

Altri pannelli fotovoltaici che sono integrati architettonicamente:
quelli flessibili per coperture che sostituiscono il tradizionale materiale di rivestimento del tetto dell' edificio, diventando parte integrante della copertura.
Dal punto di vista funzionale i moduli fotovoltaici flessibili devono garantire:
- la tenuta all’acqua e la conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia;
- una tenuta meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio sostituito;
- una resistenza termica tale da non compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio.

O ancora:
I pannelli fotovoltaici trasparenti posti sui vetri delle finestre che, contenuti
tra due lastre trasparenti, lasciano filtrare la luce; oppure realizzati con la tecnologia del film sottile, con la pellicola fotovoltaica opportunamente trattata per permettere la trasparenza
richiesta.

E poi:
i pannelli fotovoltaici usati per il rivestimento esterno della facciata di un edificio, che diventano parte integrante della stessa. Dal punto di vista funzionale la superficie fotovoltaica deve garantire:
- la tenuta all’acqua e la conseguente impermeabilizzazione della struttura edilizia;
- una tenuta meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio sostituito;
- una resistenza termica tale da non compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio.

Gli incentivi per i pannelli integrati architettonicamente sono molto allettanti perchè parecchio alti:
-impianto che entra in funzione entro il primo semestre 2012 con potenza compresa tra 1 e 20 kwp : 0,418 euro per kw prodotto.
impianto che entra in funzione entro il secondo semestre 2012 con potenza compresa tra 1 e 20 kwp : 0,41 euro per kw prodotto.

Dal 2013 le tariffe hanno valore onnicomprensivo sull’energia immessa nel sistema elettrico. Sulla quota di energia autoconsumata è attribuita una tariffa speci fica: 0,398 euro (tariffa autoconsumo) e di 0,543 euro (tariffa omnicomprensiva). Nel corso dei vari semestri del 2013 e 2014 le tariffe scendono nell’ ordine del 3-4% ogni 6 mesi.

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