Smaltimento Eternit, ditte e prezzi

L'amianto, nella sua applicazione più utilizzata quella in fibro-cemento chiamata Eternit, è stato largamente utilizzato in edilizia a partire dagli anni 70. Quando si è scoperta la sua pericolosità è stata redatta una legge, la numero 257 del 1992, che ne ha vietato l'uso. Da allora ditte di smaltimento Eternit si occupano della rimozione e della bonifica. C'è da dire che l'eternit se non danneggiato, scheggiato, che non lascia passare le fibre in amianto, di per se non è pericoloso. La rimozione riguarda soprattutto pergolati, tettoie, pavimenti in linoleum con vinil amianto, tubi, vasche contenenti acqua ecc.

Coloro che rimuovono prodotti di edilizia in eternit o amianto possono godere delle detrazioni del 36% dilazionate in 10 anni, detrazioni del 55% sono previste se insieme alla rimozione sono previsti interventi per migliorare l’efficienza energetica, ad esempio l'installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda.

Interessanti anche gli incentivi per coloro che intendono rimuovere tetti in eternit o amianto ed installare un impianto con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Agli incentivi del conto energia vengono sommati 5 centesimi di euro/kWh per gli impianti installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto (articolo 14 "Premi per speci fiche tipologie e applicazioni di impianti fotovoltaici" comma c decreto min. 5 maggio 2011).

Smaltimento eternit aliquota iva: coloro che richiedono lavori per la rimozione eternit possono godere dell' Iva al 10% previsto per i rifiuti pericolosi (Decreto legge 8-11-97 n. 389, cosiddetto decreto Ronchi bis, e dalla Legge numero 426 del 9 dicembre 1998).

Prezzi smaltimento Eternit: la rimozione, effettuate da ditte specializzate, ha un costo che oscilla tra i 6 ed i 10 euro al metro quadro. Molte aziende indicano i prezzi al kg; in questo caso dipende da cosa si va a rimuovere, in media un mq di eternit pesa circa 12-15 kq per un costo di 30 centesimi circa di euro al chilo. Ovviamente a ciò si devono aggiungere i costi di un'eventuale piattaforma o gru per raggiungere posti particolarmente impervi. Sconti vengono effettuati per la rimozione di grosso quantitativi di amianto.

Pannelli fotovoltaici su pergole e tettoie garage

Molto spesso abbiamo a disposizione pergole, frangisole, tettoie e pensiline, spazio vuoto a disposizione da riempire con pannelli fotovoltaici. Pensiamo ad esempio al tetto di un riparo auto, in questi casi a come è considerato un eventuale impianto solare che andremo ad installare? A che incentivi abbiamo diritto a partire dal 2012.

Il decreto ministeriale pubblicato in G.U del 12 maggio 2011 all' articolo 14 è abbastanza chiaro in tal senso :"gli impianti i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline hanno diritto a una tariffa pari alla media aritmetica fra la tariffa spettante per impianti fotovoltaici realizzati su edifici e la tariffa spettante per altri impianti fotovoltaici».

Pannelli fotovoltaici installati come frangisole: I moduli sono collegati alla facciata al fine di produrre ombreggiamento e schermatura di superfici trasparenti.
Per ottenere la tariffa sulle suddette installazioni bisogna fare la media aritmetica tra:
-0,274 euro per kw (tariffa incentivante per pannelli su edifici) e 0,24 euro per kw (tariffa incentivante per altri impianti fotovoltaici). Se entra in funzione entro il primo semestre 2012 con potenze comprese tra 1 e 3kwp.

-0,252 euro per kw (tariffa incentivante per pannelli su edifici) e 0,221 euro per kw (tariffa incentivante per altri impianti fotovoltaici). Se entra in funzione entro il secondo semestre 2012 con potenze comprese tra 1 e 3kwp.

Dal 2013 gli incentivi cambieranno abbassandosi in maniera progressiva ogni 6 mesi fino al 31 dicembre 2016, termine ultimo del conto energia. Anziché una tariffa premio riconosciuta su tutta l'energia prodotta si riceverà una tariffa premio sulla quota autoconsumata dell'energia prodotta, e una tariffa "onnicomprensiva" sulla quota immessa in rete dell'energia prodotta secondo questa tabella: