Mercato Eolico in crescita in Italia ed in Europa

E' un mercato in crescita quello dell'energia elettrica prodotta con l'eolico. Nei prossimi anni l'incremento previsto è del 52%, passerà dagli oltre 96 GW totali del 2011 a oltre 146 GW nel 2015, con investimenti stimabili in almeno 68 miliardi di euro. Ed anche l'Italia registrerà un ulteriore boom dell'eolico. Il nostro Paese però in questa corsa sconta il rischio di infiltrazioni criminali nel settore dell'energia dal vento. Lo scenario arriva dal Cnel che oggi ha diffuso un Rapporto su dati Anev relativi al 2011. Il settore eolico in Italia, rileva il Cnel, coinvolge complessivamente 374 comuni per una produzione di circa 9 TWh su un totale di 487 impianti, con una potenzialità produttiva di 6,2 GW, che offre impiego ad oltre 28.000 addetti. Numeri già significativi ma, sottolinea il Cnel, le potenzialità di crescita e di sviluppo del settore sono ancora più rilevanti. Secondo studi Anev, infatti, l'Italia può raggiungere 16,2 GW installati entro il 2020. Gli impianti destinati a produrre energia dal vento si concentrano principalmente nelle regioni meridionali (98% della potenza italiana e 84% del parco impianti). La Regione con la maggiore potenza installata è la Sicilia (1.436 Mw), seguono Puglia e Campania. «Non vi è relazione diretta e ineludibile tra Meridione, criminalità organizzata e produzione energetica rinnovabile ma -sottolinea il Cnel- si deve senza dubbio riflettere su questo pressante rischio, soprattutto alla luce del 'controllo ambientalè esercitato dalla criminalità organizzata, già fortemente strutturata in molti settori, tra cui, ad esempio, i lavori edili, la gestione dei rifiuti, le attività commerciali». «Prevenire, innanzitutto, e contrastare con efficacia i tentativi d'infiltrazione criminale e, più in generale, i fenomeni d'illegalità è -sottolinea il Rapporto- una delle sfide più importanti da affrontare e vincere per garantire il corretto sviluppo di un settore strategico per il nostro Paese».
Per il riscaldamento di piscine e vasche idromassaggio esterne si possono utilizzare i pannelli solari termici. Si tratta di un sistema che permette di avere acqua calda da immettere nelle piscine senza l'utilizzo del gas metano e della caldaia, si fa uso della più grande fonte di energia pulita, il sole.

Un impianto con pannelli solari termici si vede ormai in quasi tutti gli stabilimenti balneari. Si tratta di modelli "piani" che , a differenza di quelli sottovuoto, costano molto poco e vanno bene per la stagione estiva, garantendo il raggiungimento di una temperatura di 70-80 gradi in piena insolazione. 

Come funzionano?
un tubo di rame al cui interno scorre acqua fredda viene installato a serpentina all' interno di una "teca" di vetro nera. L'effetto serra dell' insolazione scalda l'acqua che viene successivamente miscelata a quella fredda. Un principio molto semplice. I pannelli solari termici sottovuoto sono un pochino più complessi, ogni tubo contiene al suo interno un altro tubo che è sottovuoto. Ciò serve ad eliminare le perdite di calore conduttivo e convettivo per sfruttare al massimo l’energia solare. Questo metodo rende utilizzabili questi pannelli per la produzione di acqua calda anche d'inverno, quando c'è poco sole.

Per quanto riguarda i sistemi di riscaldamento per piscine esterne è importante progettare il giusto dimensionamento dei pannelli solari. Di quanti metri quadri abbiamo bisogno? Dipende dalla grandezza della piscina, diciamo che abbiamo bisogno di una superficie pari alla metà di quella della piscina se sono esterne, del 30% per quelle interne.
I sistemi idromassaggio da esterno hanno spesso un sistema di riscaldamento dell' acqua con serpentina, ma è molto dispendioso di energia elettrica.

Per riscaldare la piscina economicamente ci sono soluzioni che vanno dalle coperte per la notte ai "solar ring" anelli neri gonfiabili che assorbono i raggi del sole e passano il calore all' acqua.